“Non c’è rapporto sessuale … o peggio”
Sergio Sabbatini
Ho subito apprezzato molto il titolo del nostro convegno di Bologna, “Molteplicità delle identificazioni, unicità del godimento”: un punto di arrivo e insieme una prospettiva di ricerca. Per quanto mi riguarda raccoglie tre punti di lavoro e di riflessione:
1. il problema della clinica contemporanea, che sarebbe contrassegnata dalla crisi della famiglia tradizionale, a sua volta effetto del declino della funzione paterna. L’ultimo insegnamento di Lacan obbliga alla revisione di strumenti già consolidati e permette, con la generalizzazione della forclusione e con il concetto di psicosi ordinaria, di rispondere in modo più puntuale alla varietà delle soluzioni singolari che l’esperienza clinica ci fa incontrare. Ne risulta illuminata anche la clinica classica, nelle sue impasse: esemplare al riguardo il Seminario fatto a Parigi da Jacques-Alain Miller sull’Uomo dei lupi alla fine degli anni ottanta e di cui una recente pubblicazione ci ha offerto un estratto importante.
2. La riflessione di Jacques-Alain Miller, dal seminario L’essere e l’Uno, il molteplice delle identificazioni, l’Uno del godimento autistico, fino alla messa a punto del reale lacaniano nell’intervento di presentazione del prossimo convegno dell’AMP, “Un grande disordine nel reale, nel XXI secolo”.
3. Il tema del ‘reale senza legge’, che si propone come la prospettiva più avanzata de “L’uno e il molteplice’ in psicoanalisi e incontra, o almeno costeggia, i momenti più alti della fisica del novecento, di fronte agli enigmi della materia: probabilismo, causalità non lineare, indeterminazione, sistemi dinamici caotici.