Ci sono più Lacan, e tradurre Lacan vuol dire tradurlo a seconda dell’uso
che egli fa del suo stile, sempre più « cristallino » – per dirla con un suo
termine – per arrivare a dire qualcosa di quel « reale » che è la fonte
dell’angoscia ma anche del godimento, inteso qui nel senso più positivo. Lo
stile di Lacan, a mano a mano che si affina, tramuta la sua scrittura,
trasponendola dalle circonvoluzioni alla Gongora che hanno provocato
altrettante polemiche, verso quel gioco scritturale alla Joyce che « Joysce »
della sua scrittura, come testimonia un suo testo degli Altri scritti.
(A. Di Ciaccia)