Riprendo J.-A.Miller nel suo testo Biologia lacaniana ed eventi di corpo: “ La definizione generale dell’evento che produce tracce d’affetto è quello che Freud chiama il trauma. Il trauma in quanto fattore davanti a cui gli sforzi del principio di piacere falliscono […] L’evento fondatore della traccia di affetto è un evento che intrattiene uno squilibrio permanente, che mantiene nel corpo, nella psiche, un eccesso non riassorbibile di eccitazione. Ecco la definizione generale dell’evento traumatico, quello che lascerà delle tracce nella susseguente vita del parlessere.”
Per anni ho sofferto di gastriti. Ricordo che arrivata alla prima seduta della mia seconda analisi, ho passato la notte in bagno con conati di vomito. Dopo un po’ di mesi la gastrite è scomparsa, ho pensato: ecco un risultato della mia analisi, ma non ha fatto segno per me, godevo del non volerne sapere di più.
Alcuni anni dopo una forte angoscia, che non avevo mai provato fino a quel momento, si manifesta nel corpo: una forte irrequietezza delle gambe, un corpo che di colpo diventa per me di troppo. Per alcuni mesi a un’ora precisa il mio corpo si fa parlante, parla una lingua che io non so capire, so solo che sto male. Cerco di parlarne in analisi, ma ci giro intorno, non associo nulla, sembra che le mie parole non facciano segno sul mio corpo.
Poi durante una seduta dico: “L’unica questione che veramente mi angoscia è…”, avevo già parlato più volte di questo in analisi. C’è stato un intervento dell’analista e si è verificato quello che dice J.-A. Miller nel suo intervento L’inconscio e il corpo parlante: “ Quello che fa mistero, ma che resta fuori dubbio, è quello che risulta dall’influenza del simbolico sul corpo. Per dirla in termini cartesiani, il mistero è piuttosto quello dell’unione della parola e del corpo. Da questo fatto di esperienza, possiamo dire che è del registro del real e.”
Infatti poco dopo riprendo il treno per tornare a Milano e all’ora in cui sorgeva l’angoscia, l’angoscia non c’era più. Ora posso dire che anche se ero in analisi da tanti anni, è da quel momento che la mia analisi ha fatto segno per me sia in posizione di analizzante che di analista. L’angoscia provata e i conseguenti effetti di corpo hanno fatto trauma per me perché il corpo vissuto fino ad allora nell’immaginario, ha toccato qualcosa del reale. La sorpresa è stata altrettanto forte: la parola, il simbolico ha segnato il mio corpo.
Note:
J.-A. Miller, Biologia lacaniana ed eventi di corpo, in, La psicoanalisi n. 28 , Astrolabio, Roma luglio-dicembre 2000, pp. 14-100.
J.-A. Miller, L’inconscio e il corpo parlante , conferenza di chiusura del IX Congresso dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, il 17 aprile 2014 a Parigi, come presentazione del X Congresso dell’AMP che si terrà a Rio de Janeiro dal 25 al 28 aprile 2016.