E’ con grande tristezza che ho saputo della morte di Vigano. E’ stato per me un compagno dagli inizi dell’ECF. Era membro dell’Ecole freudienne, aveva trasferito il suo domicilio nella nuova Scuola, e fu subito parte in causa dell’impresa e poi dei maneggiamenti che finirono per sfociare nella SLP. Non era sempre facile da seguire nelle sue cogitazioni, nelle invenzioni di cui era prodigo e al servizio delle quali metteva i mezzi della sua potente dialettica. Ma cadeva sempre in piedi. Era generoso del suo tempo e della sua attenzione. Era sempre in movimento, in partenza per una nuova avventura. Faccio fatica ad immaginarlo immobile e muto. No, è nel paradiso degli psicoanalisti, e dice la propria per dei progetti inediti.
Jacques-Alain MILLER Parigi, 7 gennaio 2012
Un addio